Oltre le alture
oltre i mie difetti
hai vinto le paure
avvolte dai mie spettri,
eri un’anima perduta
sola ma al mio fianco
diario di una vita
bruciata dal tuo pianto.
Guardami ancora,
se puoi, come la prima volta,
lasciami poi, se vuoi,
senza sogni di rivolta,
perché mi hai visto ridere
del male da curare,
ma non si può reprimere
il ricordo dell’amore.
Se continuo a svegliarmi la notte
e a legare i mie polsi al letto
è perché il mio peggior tormento
è sognare il battito del tuo petto.
A volte mi chiedo se siamo noi ad essere sfioriti
o se è la vita che ci svuota il cuore
mi chiedo se amo conservare i miei errori
o odio amare la tua voce.
Ma quando ritorna il tuo sguardo,
quando i tuoi occhi mi bruciano dentro,
la paura diventa il mio baluardo
e il mio equilibrio non ha sostegno.
Ti direi che preferisco bere lacrime
che annebbiarmi la mente di rime,
ti mostrerei quanto mi serve coraggio
per non gettare la mia vita al vento,
Eppure quando mi sei di fronte,
delle parole che vorrei urlarti contro
non resta altro che il mio silenzio
come sangue sputato sul foglio
quando martirizzo il mio rimorso.
Oltre le alture
oltre i mie difetti
hai vinto le paure
avvolte dai mie spettri,
eri un’ anima perduta
sola ma al mio fianco
diario di una vita
bruciata dal tuo pianto.
Guardami ancora,
se puoi, come la prima volta,
lasciami poi, se vuoi,
senza sogni di rivolta,
perché mi hai visto ridere
del male da curare,
ma non si può reprimere
il ricordo dell’amore.
Adesso siamo come ciottoli lanciati nell’acqua,
che increspano la superficie piatta di un’onda,
ci facciamo avanti con lievi sobbalzi
prima di affondare sotto il peso di scheletri sepolti.
Tanto lo so come andrà a finire,
perché le favole sono storie già scritte,
Tornerò e tornerai
come brezza che placa il nostro soffocare lento
e ameremo ancora,
come predatori in una foresta solitaria.